• Seguimi anche su Bricciole d’info – farfugliamenti

  • DEDICATO A:

    Un forte abbraccio alla mia famiglia; a mio figlio, che con le sue "bricciole" (impossibile fargli capire l'errore ), mi ha dato l'ispirazione per il titolo del blog e al mio piccolo cucciolo che vorrebbe già scrivere al pc come la mamma!

  • Translate

  • Categorie

  • Ultimi post

  • Archivi

  • Login

  • Se pensi che questo blog

    ti abbia lasciato un segno,

    e lo ritieni utile,

    puoi sostenerlo

    offrendomi un caffè

  • Member of The Internet Defense League

Riforma pubblica amministrazione rinviata al 2016

riforme renziLa strada delle riforme
Uno degli obiettivi principali del governo Renzi è quello di avanzare nelle riforme a tutti i livelli.
C’è ancora però da discutere quella che fa riferimento alla Pubblica Amministrazione che subirà importanti cambiamenti. Approvata ad agosto del 2015, la cosiddetta “legge Madia” dovrebbe essere discussa tra gennaio e febbraio 2016 ed è ormai chiaro che, in base a tale riforma, saranno richiesti manager pubblici di alto livello, con competenze specifiche e capacità dirigenziali.

Le novità nella Pubblica Amministrazione
Ci sono 20 decreti attuativi che sono in attesa di essere discussi e approvati alla Camera per vedere il nuovo volto degli enti pubblici.
Sono molte le novità che dovrebbero intervenire nella gestione della Pubblica Amministrazione e per gli stessi lavoratori.
Tra queste ci saranno nuove regole in base alle quali procedere ai licenziamenti tra cui anche quelle dei “furbetti del cartellino” che si assentano in modo ingiustificato.
Anche i controlli fiscali durante i periodi di malattia non saranno più compito degli ispettori delle Asl, ma passeranno all’Inps, che diventerà un vero e proprio organo di riferimento in tal senso.
Il 112 sarà il solo numero da chiamare in caso di emergenze e ci sarà anche la possibilità di lavorare da casa (il telelavoro).
Vediamo nel particolare queste e altre riforme che faciliteranno molto anche i cittadini.

L’iter per diventare dirigenti
La selezione dei dirigenti sarà basata su un concorso a cui si aggiunge un esame da superare, e il loro incarico non potrà durare più di 6 anni complessivi (4+ 2 rinnovabili), che saranno contestuali al lavoro svolto e a un riscontro positivo.
I dirigenti avranno quindi un ruolo unico sia a livello statale che per gli enti locali (regioni e comuni).
Anche loro saranno chiamati a una formazione continua e dovranno superare la fase di valutazione del loro operato.

Più flessibilità per gli impiegati
Sarà introdotto il telelavoro in sperimentazione con la fornitura di dispositivi mobili, ma anche il co-working e orari flessibili che possano darà la possibilità ai lavoratori di conciliare anche i propri impegni personali.
Saranno introdotte anche convenzioni che agevolino l’iscrizione ad asili nido e scuole per l’infanzia, per alleggerire anche il costo nel caso si abbiano bambini piccoli.

I motivi del licenziamento
Scompare definitivamente il “posto fisso” anche nella Pubblica Amministrazione.
Se un impiegato sarà soggetto a un’azione disciplinare, entro 100 giorni dovranno essere presi i provvedimenti del caso, pena la responsabilità diretta del dirigente.
Se l’azione di cui si è “macchiato” il dipendente sarà considerata incompatibile con le sue mansioni, potrà anche essere licenziato. In tal senso si inquadra anche il compito affidato all’Inps per le visite fiscali durante i giorni di malattia, stabiliti dal medico curante o da altre figure sanitarie di ospedali e pronto soccorso.

Non più segretari negli enti locali
La riforma della Pubblica Amministrazione prevede anche che la figura del segretario in ogni comune venga sostituita da quella di un dirigente, che svolgerà anche le sue e altre funzioni.
Trascorerranno però 3 anni durante i quali ci sarà una fase di “passaggio di consegne”, in cui gli stessi segretari potranno ricoprire il ruolo unico di dirigente.
Nei comuni che contano più di 100 mila abitanti si potrà nominare un direttore generale al posto del dirigente delle amministrazioni locali più piccole.

Da Pericle a Papadimos (Enzo Terzi)

                                                 

Grande scrittore, capace di inserire una punta di sarcasmo e di ironia anche negli argomenti più difficili, Enzo Terzi, pone in evidenza, in questo libro autobiograficamente storico, un popolo che che ha in un certo senso subito inconsciamente una storia segnata da sempre….

Interessante dal punto di vista socio-politico, malinconico e divertente dal punto di vista autobiografico.
Ogni pagina è riuscita a portarmi e a trasportarmi in un mondo a me sconosciuto, facendomelo vivere quasi in prima persona, riuscendo a palpare, a sentire, quasi, ciò che l’autore, Enzo Terzi, vuole raccontare.
Una storia, politica e sociale vissuta dal popolo greco a volte inconsapevolmente.
Mentre leggevo, mi ritrovavo quasi catapultata in Grecia, pur non conoscendola riuscivo a vederne le strade, le case, le spiagge meravigliose.
Impresso mi è rimasto l’asinello, quasi consapevole dei cambiamenti silenziosi…

Allo stesso tempo, però, non sono riuscita a staccarmi dalla nostra Italia e far dei paragoni. Italia, a mio avviso gemella siamese della GreciaItalia, che piano piano, sembra voglia seguire le stesse orme della Grecia. Italiani che si lamentano, ma continuano a lasciarsi scivolare addosso le decisioni di un governo che cambia derier, ma non sapore.

Nonostante argomento difficile, e spesso considerato monotono, in Da Pericle a Papadimos Terzi è riuscito a renderlo accessibile a tutti e scorrevole nella lettura.

Ma leggiamo insieme la prefazione che lo riassume in modo sintetico:

Suddiviso in due sezioni fondamentali, il volume “Da Pericle a Papadimos” racconta sia dell’esperienza autobiografica dell’autore, legato alla Grecia da oltre trenta anni dove si è definitivamente trasferito nel 2008, sia della storia, spesso misconosciuta e travisata, di questo Paese che dai fasti dell’antichità in parte frutto di faziose interpretazioni, è approdata allo sfacelo odierno attraverso secoli di dominazioni che hanno poi lasciato il campo libero ad una democrazia immatura, istintiva, spesso esercitata con sistemi più consoni a certo clientelarismo totalitario che non al difficile equilibrio fra diritti e doveri. La storia, nei vari capitoli, ci mostra dunque non il clamore della battaglia ma le vicende sociali, le conseguenze che hanno gravato su una popolazione che ha fatto, nei secoli, della sopravvivenza, il proprio obiettivo e della diaspora la propria salvezza e che oggi, ubriaca di denaro e di libertà, ha manifestato tutta la propria, in parte incolpevole, immaturità. Così come nell’antichità fu fucina illuminata ed illuminante di esperimenti democratici, oggi diviene simbolo e monito, in particolare per la vacillante Europa, di quanto possa accadere in mancanza di equilibrio, di equità e, soprattutto di principi che non siano unicamente sperimentazioni finanziarie. Un saggio di grande attualità che ci aiuta a capire meglio quello che succede oggi in Grecia, un Paese così vicino al nostro, e non solo geograficamente. 

Prefazione di Umberto Cecchi. 

Chi fosse interessato all’acquisto

può cliccare nel link di riferimento

PREZZO € 14,00

Stiamo buttando via la nostra Italia

il-coraggio-di-lottareMi vergogno di essere italiana, mi vergogno di far parte di una società che non ha il coraggio di prendere in mano le redini di una situazione che sta “uccidendo” un paese un tempo florido, rigoglioso.

Ormai son stanca di sentire tante belle parole!

Sui social non vediamo altro che link di questo genere:

Ci si lamenta del lavoro che NON C’E’

del fatto che è meglio rubare, tanto i ladri non finiscono in galera, basta guardare il nostro governo;

si pensa che un comico possa essere la salvezza del nostro paese…

i triti e ritriti continuano ad andare avanti, chissà perché?

il governo, da man forte alle banche che s’ingrassano alle spalle e risucchiando le tasche dei cittadini

…. E NOI?????????????

Noi siamo dei grandissimi PECORONI!

Bravi solo a parlare, a lamentarci, a dire che siamo stanchi di questa situazione, ma… quando si parla di azione… NOOOOOOOOOO, non va bene, non si può essere rivoluzionari!

Non si risolve niente con la rivolta!

E già, perché con le parole si sta risolvendo molto!

Stipendi sempre più bassi e inesistenti; tasse in aumento; caro vita in rialzo; e i “nostri politici” con stipendi al limite dell’assurdo che continuano a mettercela in quel posto senza vasellina!

Ci vogliamo svegliare? O vogliamo continuare a lamentarci?

Sempre più spesso sento le persone dire che l’unica soluzione è emigrare, cambiar paese… Bella soluzione, complimenti! Di fronte al problema si scappa, si abbandona un paese, lasciando che continui a soffocare nella merda… e poi?

Si, mi vergogno di essere italiana!

Mi vergogno e penso a chi, in passato ha dato il sangue per riuscire a creare un paese libero, prospero, per i figli e i loro figli… e noi, lo stiamo buttando via come fosse spazzatura!

MA dai… su… continuiamo con le parole, con la diplomazia, che forse, i così detti politici, si renderanno conto che non è giusto mangiare a 4 ganasce e lasciare che noi, misero popolo allo stremo, non ce la facciamo più!

  • DICE IL SAGGIO:

    " Non chiedere al maestro cosa c'è oltre la porta, chiedi solo la chiave per aprirla. E' tutto quello che può darti... il resto dipende da te.
    ( Anonimo ) "

  • Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email.

    Unisciti a 1.642 altri iscritti
  • MY profile

    Briccioledinfo

    Briccioledinfo

    Scrivere per amor di comunicazione, per il vero gusto di esprimere le mie opinioni, per andare a volte, spesso contro corrente...

    Servizi Verificati

    Visualizza Profilo Completo →

  • My Facebook

  • Briccioledinfo

  • Calendario

    luglio: 2024
    L M M G V S D
    1234567
    891011121314
    15161718192021
    22232425262728
    293031  
  • CALENDARIO POST

    PROMEMORIA SETTIMANALE: e415.png

    LUN; MAR; MER; GIO:
    ci si ritrova col mondo del Blog - Social - Internet

    VEN ; SAB;
    sono i giorni migliori per osservare il mondo coi propri occhi

    DOM
    relax, piccoli racconti seri o semi seri, stralci di pensieri, per non pensare, per esprimere le proprie emozioni