Tutte le volte che ho trattato l’argomento guadagno e blog, scrivere per guadagnare, è stato messo in evidenza che si scrive per amor di scrittura, per piacere personale, per la necessità di esprimere le proprie emozioni, il proprio essere interiore.
E fin qui niente da obiettare.
Poi però, un salto su forum o qualche gruppo social e la visione cambia completamente, grande interesse per il guadagno, lamentele per la magra consolazione di pochi centesimi.
A tal proposito, mi viene in mente il fatto che il mondo è bello perché è vario. Non lo dico tanto per dire, ma perché ho la vaga sensazione che mentre si scrive, me compresa, molto si pensa a ciò che noi proviamo e poco a ciò che vuol leggere il nostro pubblico.
Quante volte abbiamo realmente fatto una ricerca specifica per capire quali sono le maggiori ricerche, i maggiori interessi del pubblico interinale?
Poche volte, se non addirittura nulle.
Per molti dipende da ciò che si scrive, da che tipo di blog impostiamo, dalla nostra principale nicchia.
Può il genere limitare il feeling tra blogger e lettore?
Non credo, perché, in fin dei conti, col genere, si ha fatto già la scelta iniziale di una buona porzione di lettori. Questi, a loro volta, però, non hanno tutti gli stessi gusti e gli stessi pensieri…
Inoltre, come è possibile farsi capire da numerose persone, se spesso si fa fatica a farsi capire da chi ci conosce, da chi ci vive giorno dopo giorno?
O forse è proprio il fatto che non si è conosciuti, che si è una incognita a rendere possibile tale feeling col pubblico?
E ancora, può, una ricerca per lo più matematica riuscire a far creare qualcosa che colpisca cuore e mente? Qualcosa che lasci il segno nel tempo?
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